Press – Area 167

Beyond Crisis: open dialogue on Italian Architecture.

Poveri architetti o architettura della povertà?
“Per comprendere il bisogno di un’architettura di
sopravvivenza occorre, prima di tutto, accettare la
condizione di povertà che coinvolge progressivamente
il mondo in cui viviamo.” 1
Povertà come occasione positiva di ricerca e lavoro.
Gli strumenti e gli attrezzi che usiamo e abbiamo a
disposizione non sono più sufficienti per una
comprensione attenta e profonda della
contemporaneità.
Per scongiurare uno stato di paralisi progettuale
occorre riscrivere tali strumenti al fine di ridefinire il
ruolo di architetto nell’ottica di “un’architettura di
sopravvivenza” tesa ad “immaginare spazi nei quali
poter vivere generosamente insieme; insieme come
esseri umani che desiderano connettersi tra loro;
insieme come comunità emergenti che esigono equità,
inclusione e identità spaziale”. 2

1 Yona Friedman, L’architettura di sopravvivenza. Una filosofia della povertà.
2 Hashim Sarkis, Manifesto 17° Biennale Architettura